
Da tempo immemore, il borgo sovrastato dallâarcigna fortezza, aggrappata con le unghie e con i denti a un inaccessibile sperone calcareo rendono unica al mondo la Città di San Leo.
Frequentato da Dante Alighieri e San Francesco, divenuto celebre per le vicende storiche e militari e, ancor prima, per gli insediamenti religiosi, cattolici e pagani, deve il suo nome allâeremita dalmata Leone che con Marino, ritiratosi sul vicino Monte Titano, contribuÃŽ all’avvento del cristianesimo nel Montefeltro.
Insieme alla sua rocca fu conteso nel VI secolo da Goti e Bizantini; con Carlo Magno fu incluso nelle donazioni allo Stato Pontificio; dopo lâoccupazione longobarda e le vicende di Re Berengario (assediato e sconfitto proprio qui da Ottone I) passÃē di mano in mano, conquistato e poi perduto dalle famiglie piÃđ potenti della storia italiana: i Montefeltro, i Malatesta, i Medici, i Della Rovere, i Borgia. Nel XVII secolo tornÃē nelle proprietà della Chiesa; nel 1860 fu definitivamente conquistato dalle truppe italiane.
Oggi, in pochi passi, si succedono gli edifici piÃđ importanti per la comunità : i palazzi nobiliari, la torre civica, la pieve di San Maria Assunta, il duomo di San Leone e soprattutto, a dominare il borgo, la Rocca che con le sue trame e le sue leggende ÃĻ divenuta meta di turisti di ogni luogo attratti soprattutto dalla storia della prigionia di Giuseppe Balsamo conte di Cagliostro.

Visitare San Leo non significa solo scoprire i meravigliosi edifici sull’antico masso ma anche addentrarsi nella campagna circostante dove sono ancora presenti le testimonianze dell’antico e glorioso passato, ben amalgamate con il presente.