Incontro Otium & negotium
Comunicato stampa
Prende
finalmente il via, dopo alcune iniziative in anteprima, Otium nel
Montefeltro, un “evento”, ma soprattutto un progetto di brand
territoriale, pensato e realizzato da Giampiero Bianchi, con il sostegno
degli enti locali e le istituzioni dell’area.
L’otium per gli
antichi romani rappresentava tutto quello che c’è di desiderabile per
una vita serena e forse anche felice: relazioni, studio, contemplazione
dell’arte e della natura, cura del corpo e dello spirito.
Il negotium designava esattamente il contrario: il lavoro, gli “affari”, l’attività come necessario sostegno per vivere.
Il
bisogno di lentezza, di dare spazio a nuovi modi di produrre e
scambiare idee, stimolando nuove forme di creatività diviene oggi una
necessità richiamata nel recente concetto di «ozio creativo» (la
definizione è del sociologo Domenico De Masi) per comprendere il senso
profondo della pausa, dell’attenzione, della «meditazione» su noi stessi
e le cose, recuperando la capacità perduta di godere in pienezza il
tempo del loisir.
A tutto questo si aggiunge
anche una necessità meno “spirituale” e filosofica, nata da una crisi
epocale che ha mutato profondamente il sistema lavoro nei paesi
industrializzati. La salvezza di una ripresa produttiva va ricercata non
tanto in una crescita dissennata, quanto nella rivalutazione dei beni
immateriali, nello sviluppo delle capacità ideative in ogni ambito,
amplificando la creatività individuale e di gruppo. Creatività significa
infatti innovazione: la parola magica cui è demandata la chiave per
aprire le porte di un nuovo futuro.
Il binomio
otium-negotium è dunque proposto come pilastro centrale attorno a cui
ruota il nuovo progetto di valorizzazione culturale del Montefeltro,
terra antica di spazi silenti densi di storia, potenziale risorsa per i
creativi di tutto il mondo che possono trovare qui il contesto ideale
tra storia, paesaggio, bellezze d’arte, per aprire la loro mente e la
loro anima.
Il Montefeltro come luogo della
creatività e del dialogo. Terra da cui può irradiarsi la luce di una
nuova conoscenza per espanderci verso tempi migliori, condividendo
bellezza e verità.
mostra diffusa
Munari nel Montefeltro. Ambienti di luce
a cura di Miroslava Hájek
inaugurazione:
28 maggio, Novafeltria, Polo scolastico ‘Luigi Einaudi’ – ore 10,00
La
prima edizione di Otium nel Montefeltro propone in primo luogo una
mostra diffusa che ha per soggetto un grande della creatività: Bruno
Munari.
Personaggio principe nel mondo del design, in cui ha
innestato la sua vena di sperimentatore con esiti innovativi noti e
apprezzati in ambito internazionale, si può considerare emblematico del
concetto di otium.
La sua creatività a 360 gradi, libera e
fluente, si nutriva di scoperte giocose nelle piccole cose, nei segni
della natura, condivise con il mondo della produzione come nel dialogo
con i bambini.
L’idea di fare di una regione
storica un grande contenitore per condividere la bellezza, portare
l’arte in luoghi minimi – piccoli centri, spazi scolastici, chiese di
campagna – cercando di coniugarla con il sentimento del viaggio, della
scoperta, della contemplazione trova un forte valore emblematico nella
sua figura. Munari viene così offerto ai visitatori nell’aspetto
squisitamente artistico, messo a volte in secondo piano dalla notorietà
acquisita nelle sue molteplici attività come designer, grafico
editoriale, teorico e splendido didatta per l’infanzia.
Con
il titolo Munari. Ambienti di luce viene proposto, per la cura di
Miroslava Hájek, un lungo lavoro con la luce come mezzo espressivo in
rapporto con l’ambiente, svolto dall’artista nel corso degli anni
1950-54, pressoché sconosciuto in Italia.
L’input
d’inizio era l’uso della luce per “affrescare” ambienti e facciate di
edifici. Idea sorprendente all’epoca, che precorre le correnti
videoinstallazioni e già propone una fruizione multisensoriale
dell’opera d’arte.
Ancora più inusuale, la gestione dell’opera.
Il
medium era costituito da composizioni astratte racchiuse tra i vetrini
di diapositive. Munari si divertiva all’idea di poter contenere tutti i
vetrini in una valigetta e allestire mostre, con questo carico minimale,
in luoghi di qualsiasi parte del mondo.
Nel
1952 l’artista, scomponendo la luce attraverso il filtro Polaroid,
realizzava il progetto sulla pittura polarizzata, presentato al MoMa nel
1954 con la mostra ‘Munari's Slides’.
Le opere
presentate nel Montefeltro fanno parte della collezione della storica
dell’arte contemporanea Miroslava Hájek - la più importante collezione
delle opere d’arte di Munari strutturata filologicamente e composta con
la collaborazione dello stesso artista.
Gli originali sono stati digitalizzati e duplicati, per permetterne una diffusa fruibilità.
L’evento
espositivo è articolato in luoghi diversi del Montefeltro, sia come
sedi che come spazi architettonici: San Leo (Palazzo Mediceo),
Novafeltria (Chiesa di S. Marina), Pennabilli (Museo dell’Informatica
‘Mateureka’), Montecerignone (Chiesa di S. Caterina), Piandimeleto
(Castello dei conti Oliva), Belforte all’Isauro (Castello di Belforte).
Ogni
esposizione consisterà nella proiezione su superfici e spazi
architettonici selezionati, di opere realizzate in due tipologie:
statiche in sequenza ritmata e dinamiche con filtri Polaroid.
Sarà
quindi possibile visitare le varie sedi degli allestimenti in un
coinvolgente tour, ammirando opere di diversa natura ma legate dallo
stesso filo creativo.
Gli “ambienti di luce” potranno essere
visitati in un itinerario “dolce”, liberando lo sguardo sul paesaggio
per poi riportarlo nella gioia contemplativa dell’arte, secondo la
filosofia di base del progetto Otium.
L’inaugurazione
di Munari. Ambienti di luce avrà luogo il 28 maggio 2011, a
Novafeltria,, alle ore 10,00 nell’aula magna del Polo scolastico ‘Luigi
Einaudi’, presenti Miroslava Hájek che illustrerà le vicende del lavoro
con la luce di Bruno Munari e le Autorità.
incontro
Otium & negotium
18 giugno, Novafeltria, Polo scolastico ‘Luigi Einaudi’, Aula magna – ore 16,00
La
seconda proposta di Otium nel Montefeltro ’11 è un incontro dove si
parlerà degli scenari futuri che si possono già predisporre con la
costruzione di una società postindustriale più armonica, orientata verso
l’unificazione sinergica di valori come studio, gioco, qualità e
lavoro: la visione dell’ozio creativo come humus indispensabile per una
trasformazione del modo di vivere e di produrre prossimo venturo.
L’incontro
avrà luogo il 18 giugno, con inizio alle ore 16,00 nell’Aula magna del
Polo scolastico ‘Luigi Einaudi’ di Novafeltria.
Parteciperanno
Domenico De Masi, docente di Sociologia del Lavoro presso L’Università
di Roma La Sapienza e Maurizio Pallante, fondatore del ‘Movimento per
la decrescita felice’, che dal 1988 svolge attività di ricerca
e
divulgazione scientifica sui rapporti tra ecologia, tecnologia ed
economia, con particolare riferimento alle tecnologie ambientali.
Moderatore della conversazione sarà Giorgio Di Tullio.
Gli eventi godono del patrocinio di:
Ordine
degli Architetti di Rimini, ADI Marche, AIAP, Comunità Montana Alta
Valmarecchia, Comunità Montana del Montefeltro, Ente Parco Sasso Simone e
Simoncello, Provincia di Pesaro e Urbino, Confcommercio, Montefeltro
Terre dell’Otium.
Hanno aderito al progetto i Comuni di Carpegna, Casteldelci, Maiolo, Talamello, Pietrarubbia.
Contributi di:
Confindustria
Rimini, Pazzini Editore, Provincia di Rimini, Confesercenti. Comuni di:
Belforte all’Isauro, Montecerignone, Pennabilli, Novafeltria,
San Leo, Piandimeleto.
bianchi/comunicazione
via A. Moro, 25 Novafeltria – 47863 RN
tel. 0541926194 – 3396678713